“L’ambiente a scuola” diventa espressione
						artistica 
						
						Successo per il progetto che vede uniti Lions Club
						Rovigo Host e Istituto Agrario 
						
						Nella cura per la natura, per la formazione delle
						giovanissime generazioni, per la vita, possono prendere forma progetti
						straordinari. È accaduto anche per “L’oro del mio giardino. Incontri”,
						la mostra che è stata inaugurata venerdì 22 marzo – giornata mondiale
						dell’acqua dal 1992 - nelle Sale Polivalenti al Museo rodigino dei Grandi
						fiumi. 
						
						La mostra è il risultato di un progetto che
						l’artista Raffaella Benetti, a nome di Lions Club Rovigo Host, ha
						condotto durante quest’anno scolastico con studenti di II D dell’Istituto
						Agrario Munerati di Sant’Apollinare. Coadiuvata dai docenti Vincenza La
						Porta, Arianna Perazzuolo e Renzo Zaghi, ha condotto i ragazzi a cimentarsi
						nell’osservazione della natura, nell’approccio al ‘gesto di cura’ e alla
						realizzazione di un erbario fotografico, dove il concetto di bellezza si è
						allargato fino ad includere, la fragilità e la marginalità, grazie
						all’osservazione delle erbe spontanee, denominate ‘’erbacce’’.
						
						Gli elementi naturali, i dettagli di bellezza e
						anche di fragilità sono stati ritratti con i telefoni cellulari e sono
						diventati una parte della mostra, oltre che un bagaglio di competenze volte
						alla sensibilizzazione su temi ambientali e di sostenibilità.
						
						In mostra anche opere della stessa Benetti, la cui
						poetica si fonda anche sull’attenzione per la meraviglia che sa suscitare la
						natura con i suoi dettagli di bellezza, resilienza, precarietà e sorpresa. Sono
						esposte delle sculture, delle installazioni, e un erbario che l’artista ha
						realizzato di recente per una mostra tenuta a Venezia e intitolata “L’oro del
						mio giardino”, in cui la preziosa semplicità di forme e colori della natura è
						accostata in un ossimoro visivo alla luminosità dell’oro zecchino, a creare
						effetti sorprendenti.
						
						“Il service locale che ho curato – le parole di
						Raffaella Benetti – è inserito nel tema distrettuale “L’ambiente a scuola”
						e si intreccia con quello nazionale denominato “Club impatto zero: salviamo
						alberi e ricicliamo smartphone”, che ha anche ottenuto il patrocinio del
						Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.
						
						“È da alcuni anni – le parole in apertura del
						presidente Lions Ruggero Zambon - che il nostro club cala i propri service
						nell’Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile. Questo coniuga l’attenzione
						per la salvaguardia ambientale alla collaborazione con il mondo della scuola”.
						“Sono proprio le giovani generazioni – ha aggiunto il governatore distrettuale
						Lions Giorgio Brigato – il futuro della società e del pianeta: è dunque
						fondamentale investire sulla loro formazione e sensibilizzazione”.
						
						“Il museo dei Grandi Fiumi – ha aggiunto la sua
						conservatrice Chiara Vallini – ha collaborato con interesse a iniziative come
						questa e ha messo a disposizione l’erbario che custodisce, per rappresentare un
						esempio e una guida alle attività dei giovani. Il Museo organizza delle visite
						guidate ad hoc anche per i bambini in questi giorni”.
						
						“Gli studenti – ha spiegato la prof.ssa Vincenza
						La Porta a nome di tutti i colleghi – hanno partecipato con serietà e interesse
						all’attività proposta, che si rivela un valido percorso di formazione su temi
						portanti del loro percorso”.
						
						La mostra, la cui inaugurazione è stata
						impreziosita da alcune letture in tema a cura dell’attore rodigino Andrea
						Zanforlin, sarà aperta al pubblico, con ingresso libero, fino al 29 marzo.